*Milko Zanini-Department of Health Sciences University of Genova;
*Maristella Zanusso-Master Degree in Nursing and Midwifery Sciences University of Genova;
* Lara DelBene-Student 3: IRCCS San Martino Hospital Genova;
*Gianluca Catania-Department of Health Sciences University of Genova;
*Loredana Sasso-Department of Health Sciences University of Genova;
*Annamaria Bagnasco-Department of Health Sciences University of Genova.
- I deficit della deglutizione tra gli adulti sono tra le principali complicanze di svariate patologie ad alta pravalenza, come patologie cardiovascolari, traumi cerebrali, demenza, malattia di Parkinson e patologie neurodegenerative, fino all’80% (Giraldo-Cadavid et al., 2022).
OUTCOME:
- rischio di aspirazione;
- polmoniti associate all’aspirazione;
- malnutrizione;
- riduzione della qualità di vita;
- aumentata durata dei ricoveri ospedalieri;
- bisogno di ricorrere a mezzi alternativi per la nutrizione;
- aumentato rischio di morbilità e mortalità (Azer & Kshirsagar, 2022 – Giraldo-Cadavid et al., 2022).
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia del programma nutrizionale Weancare sui pazienti con malattia di Parkinson.
Metodo: Programma di svezzamento studiato in un paziente di 84 anni con sindrome di Pisa e confrontato con un paziente con dieta standard, della stessa età. Valutazione al basale (T0) e a quattro mesi (T1).
Test sierologici coinvolti, bioimpedenziometria e NNMS per la QoL.
Risultato: il programma Weancare ha migliorato la qualità della vita dopo 4 mesi (-16.6 NNMS) rispetto al paziente alimentato con dieta standard (non ha avuto nessuna differenza).
Il paziente che si è alimentato con Weancare ha avuto miglioramenti del sonno, una cognizione e un umore migliori (-26), miglioramento del tratto gastrointestinale (-5), ha aggiunto due ore di camminata o 45 minuti di allenamento aerobico alla routine quotidiana.
Test sierologici coinvolti, bioimpedenziometria e NNMS per la QoL.
Risultato: il programma Weancare ha migliorato la qualità della vita dopo 4 mesi (-16.6 NNMS) rispetto al paziente alimentato con dieta standard (non ha avuto nessuna differenza).
Il paziente che si è alimentato con Weancare ha avuto miglioramenti del sonno, una cognizione e un umore migliori (-26), miglioramento del tratto gastrointestinale (-5), ha aggiunto due ore di camminata o 45 minuti di allenamento aerobico alla routine quotidiana.
Conclusioni: questo è uno studio preliminare caso-controllo in cui una dieta ricca di proteine e Kcal può giovare ai sintomi non motori nei pazienti con PD. Gli interventi nutrizionali potrebbero essere vitali nella gestione del Parkinson, ma sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire raccomandazioni dietetiche basate sull’evidenza per coloro che soffrono di disfagia e morbo di Parkinson.