La polmonite da aspirazione è una delle conseguenze principali della disfagia che vengono studiate (Ebihara, 2022; Giraldo-Cadavid et al., 2022; Santos et al., 2021; Loeb et al., 2003) con un’elevata prevalenza del fenomeno a livello internazionale.
Negli USA, tale prevalenza si aggira tra il 5 e 15% dei pazienti ospedalizzati (Marik, 2001), mentre in Giappone si trovano valori più elevati, tra 60.1 e 86.7% che incrementano ulteriormente con l’aumentare dell’età dei pazienti (Teramoto et al., 2008).
La presenza di aspirazione diagnosticata con Fiberoptic endoscopic evaluation of swallowing (FEES) aumenta di tre volte il rischio di polmonite (OR 2.97, 95% CI 1.52-5.80) e di quattro volte la mortalità in pazienti con disfagia orofaringea funzionale (OR 4.08, 95% CI 1.60-10.27)(Giraldo-Cadavid et al., 2022).
Il 50% dei pazienti disfagici ha episodi di aspirazione, il 30% sviluppa una polmonite ab ingestis.
La polmonite ab ingestis comunemente chiamata anche polmonite da aspirazione, è un’infezione dei polmoni. L’infezione dipende dal contatto dei polmoni con materiale estraneo che viene inalato (cibo, bevande o liquidi secreti dalla bocca).
Queste sostanze, provenienti dalle cavità nasali, orali e faringee, nella maggior parte dei casi risultano essere acide e possono provocare lesioni ai polmoni o ad altri organi del sistema respiratorio in quanto permettono l’avanzamento nell’organismo di batteri molto pericolosi.
Come prevenirla?
Il trattamento della disfagia richiede di una terapia nutrizionale specifica, per far sì che non insorgano aspirazioni e conseguenti polmoniti ab-ingestis.
La vasta gamma di prodotti Dysphameal è stata sviluppata per venire incontro alle esigenze dei professionisti e dei loro pazienti, aiutandoli ad ottenere un corretto stato nutrizionale e prevenire la malnutrizione e la disidratazione in piena sicurezza.