EVENTO ECM: Disfagia, screening, inquadramento e trattamento

DISFAGIA Screening, inquadramento e trattamento”, questo il titolo della formazione ECM organizzata dalla Residenza “San Giovanni” di Asso presso l’Hotel Holiday Inn di Cinisello Balsamo (MI) nella giornata dell’ 8 giugno 2023.

L’evento è nato dalla collaborazione tra Harg, Emmaus e l’Ospedale Valduce di Como.

Il suo obiettivo è stato quello di fornire, oltre ad un aggiornamento sui principali sistemi diagnostici comunemente utilizzati per l’inquadramento della disfagia, nuovi, possibili, strumenti utilizzabili per la diagnosi. Sono state inoltre esaminate diverse modalità di trattamento logopedico e nutrizionale.

La deglutizione rappresenta una delle attività primarie necessarie alla sopravvivenza dell’uomo e i meccanismi che regolano tale attività sono organizzati a vari livelli nel Sistema Nervoso Centrale e Periferico.
Quando le strutture coinvolte nella deglutizione vengono alterate compaiono disturbi che determinano un quadro clinico, la disfagia.
La disfagia è la difficoltà nel deglutire sostanze di differenti volumi, consistenze e qualità, lungo il tratto dell’apparato digerente che va dal cavo orale allo stomaco.
Il problema disfagia è molto importante dal punto di vista epidemiologico.
I dati dalla letteratura testimoniano una elevata incidenza di disfagia sia tra i pazienti ospedalizzati che tra soggetti in età avanzata istituzionalizzati e anche assistiti a domicilio.
Le cause più frequenti di disfagia neurogena in adulti e anziani comprendono gli accidenti cerebrovascolari, il morbo di Parkinson, e le demenze, oltre a sclerosi laterale amiotrofica e sclerosi multipla.
Inoltre gli anziani rappresentano la fascia di popolazione più colpita dai disturbi della deglutizione raggiungendo una prevalenza del 48% nei soggetti ricoverati in RSA.
Le conseguenze cliniche della disfagia sono da riferire al rischio di aspirazione, ovvero il passaggio di alimento nelle vie aeree, con aumentato rischio di infezioni bronco-polmonari, la polmonite ab ingestis, e alla riduzione dell’introito alimentare con aumentato rischio di malnutrizione e rischio di disidratazione.
La disfagia e la malnutrizione si associano ad un aumento di mortalità, morbilità, della durata della degenza e dei costi sanitari. È quindi importante una diagnosi sollecita del disturbo deglutitorio per avviare un programma terapeutico adeguato.
Le procedure per la diagnosi precoce ed il trattamento mirato della disfagia neurogena possono evitare quindi complicazioni cliniche estremamente rischiose per la vita del paziente.

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